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Proteggi il tuo patrimonio con il Trust

da | Dic 4, 2023 | Trust

Proteggi il tuo patrimonio con il Trust

Scopo principale del trust è proteggere il patrimonio da problematiche e avversità che nel corso della vita di una famiglia o di un imprenditore possono sempre verificarsi”

Il trust vanta una storia molto antica e di origini nobiliari.

I templari hanno istituito oltre mille anni fa questo strumento legale che in passato veniva utilizzato per conservare il patrimonio. Il proprietario fondiario (il disponente) destinava il proprio patrimonio a un soggetto diverso da lui (il beneficiario) con un contratto specifico (il trust, appunto), amministrato da una persona di sua fiducia nominata a questo scopo (il trustee).

Gli scopi che ancora oggi possono essere perseguiti tramite questo strumento sono molteplici. Allo stato attuale, il trust viene utilizzato, per esempio, per pianificare il passaggio generazionale di proprietà aziendali o per vincolare fondi e attività a un determinato scopo. 

Esistono diverse tipologie di trust, da quello revocabile a quello di famiglia, dal trust utilizzato come holding o sub-holding a quello immobiliare, dal trust commerciale a quello di scopo, da quello liquidatorio a quello discrezionale, dal trust pensato per realizzare finalità benefiche a quello testamentario, fino a quello per vincolare somme e utilizzare un escrow account.

A prescindere dalla sua tipologia, lo scopo principale del trust è quello di proteggere il patrimonio personale e/o aziendale da importanti problematiche e avversità che nel corso della vita di una famiglia o di un imprenditore/professionista possono sempre verificarsi.

Ancora oggi, però, c’è chi pensa che il trust si istituisca solo allo scopo di non pagare le tasse e di “gabbare” lo Stato italiano o estero (a seconda della giurisdizione del trust). È però un falso mito che il trust sia uno strumento atto a evadere le imposte; una credenza basata su voci di “corridoio” che corrono solitamente in ambienti non proprio legali, popolati da professionisti scorretti che spesso non si fanno tanti scrupoli ad abusare della fiducia dei propri clienti. 

Questo a volte può generare scelte errate basate su informazioni palesemente false e non corrette.

Eppure, basterebbe cercare le istruzioni della dichiarazione dei redditi per capire che il trust paga le imposte in Italia. A volte possono esserci situazioni in cui questo non si verifica, ma fortunatamente sono rare, ben specifiche e circostanziate, e hanno sempre una spiegazione molto dettagliata per un determinato caso e/o situazione. Di certo non rappresentano la prassi.

È molto importante stabilire se costituire un trust cosiddetto “interno” (ovvero dove patrimonio e soggetti facenti parte del trust sono unicamente sul territorio italiano), oppure ricorrere alla costituzione di un trust estero. Le differenze tra trust italiano ed estero sono molto importanti e si fondano sulla valutazione accurata di diversi elementi, quali una due diligence fiscale personale e aziendale, una verifica della centrale rischi, la posizione legale dei soggetti che verranno inseriti in trust e i reali scopi per i quali si vuole istituire il trust. Tutte queste verifiche vanno effettuate sempre in modo completo ed esaustivo, riservandosi il tempo anche di eventuali approfondimenti per tutti i soggetti che saranno poi inseriti nel trust in costituzione.

Due diligence accurata

 

Il trust, in particolare in Italia, si fonda su una due diligence accurata e particolarmente mirata di tutti i soggetti che vogliono conferire beni nel trust. È in questa fase che possono emergere anche criticità e aspetti che il disponente non ha comunicato nelle sue reali intenzioni per la costituzione del trust.  

In questa fase pertanto deve esserci da parte del trustee un ascolto molto attivo, mirato a comprendere il reale obiettivo del disponente e conferente di beni nel trust. In questa fase deve emergere quindi la forte etica del trustee, che accerta la liceità delle intenzioni del disponente in fase di costituzione del trust.

Una delle caratteristiche che mi differenzia in modo molto marcato e netto, è la capacità di interpretare durante la consulenza, tramite un ascolto molto attivo, eventuali segnali dell’intenzione del disponente (e altri soggetti che vogliono costituire un trust) di ledere i diritti di terzi.

L’etica che mi caratterizza, in queste potenziali situazioni, mi ha già portato in passato a optare per la soluzione più estrema: interrompere le attività di consulenza.

Non nuocere a terzi e aggrapparsi con determinazione a un’etica molto forte è fondamentale in questo rapporto estremamente fiduciario.

Così come è fondamentale essere molto chiari nell’esposizione e in ogni fase della consulenza. Non si possono compiere anche involontariamente atti notarili che nascondono patrimonio alle giuste pretese all’Agenzia delle Entrate.

 

I MIEI CONSIGLI

 

  • Se ti avvicini per la prima volta a questo strumento, scegli con molta attenzione il professionista del quale intendi avvalerti.

  • Abbi sempre chiara la suddivisione di ruoli tra i soggetti che compongono il trust. Ci sei tu, il disponente, ovvero colui che avvia lo strumento del trust per delle finalità ben precise apportando il proprio patrimonio; c’è il trustee, ovvero il professionista che gestirà questo patrimonio tenendolo sempre separato dal proprio (cosa che viene esplicitamente indicata nell’atto notarile); c’è il cosiddetto guardiano, ovvero colui che controlla l’operato del trustee e serve a stimolare le azioni di quest’ultimo (un ruolo fondamentale per mantenere il possesso e controllo del patrimonio, che non a caso a volte è ricoperto dal disponente stesso); infine c’è il beneficiario, ovvero colui che riceverà il patrimonio e per cui è stato creato il trust.

  • Assicurati che nell’atto notarile venga sempre inserito il guardiano del trust (e che non gli si attribuiscano solo poteri formali), che vengano fatti tutti gli adempimenti fiscali e che le trascrizioni catastali siano tutte corrette. Affidati dunque a notai che hanno effettiva esperienza in materia di trust.

Se vuoi scoprire meglio come proteggere il tuo patrimonio

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